Se ti piacciono gli horror psicologici, le cose paranormali, le storie con i personaggi forti e un’atmosfera claustrofobica tipica di piccoli paesi dal passato difficile, probabilmente ti piacerà “Curon”. Ma se sei una persona razionale e ti aspetti un ambiente realistico anche all’interno di un genere fantastico, potresti essere un po’ infastidito.

“Curon” è una serie televisiva di 7 episodi ambientata in un magico ma perfettamente reale paese del Nord Italia, vicino al confine con l’Austria e la Svizzera, famoso per il lago di Resia – un lago alpino artificiale, la cui cima del vecchio campanile emerge dalle acque. È un posto multiculturale e multilingue, turbato dalla storia complicata del dopoguerra. È qui che si svolge una storia inquietante…

Anna, una donna milanese, con i suoi figli gemelli, ritorna a Curon dopo 17 anni. Perché ha abbandonato la sua città, la sua casa e suo padre? È un segreto – uno dei tanti in questa serie. Cosa succede dopo? All’inizio sembra essere solo un giallo ma successivamente si trasforma in qualcosa di più strano e sinistro, con duplici omicidi innescati da pensieri oscuri.

Mi è piaciuta questa serie? Sì, è stata coinvolgente e da vedere tutta d’un fiato. La consiglio a studenti della lingua italiana? Decisamente, perché i dialoghi sono scritti e parlati
in un comprensibile italiano standard. (E se stai imparando anche il tedesco, c’è il vantaggio di alcuni dialoghi tedeschi).

Vedo alcuni problemi? Si, ma perché sono una grande fan dei gialli! “Curon” è una serie fantastica ma è ambientata in un posto reale e alcuni dei personaggi muoiono in circostanze sospette. Il fatto che siano stati ammazzati da forze soprannaturali non cambia il fatto che le loro morti dovrebbero essere indagate dalla polizia. E tuttavia nessuna polizia era presente in tutto Curon. E questo fatto della storia mi ha convinto meno di tutte le creature soprannaturali che  provengono dal lago di Resia.